| Amore e Psiche |
Carla Stroppa
Fantasmi all'opera
L'imperiosa realtà dell'illusione
 
 



Accade, sì accade che in certi momenti della vita ci si senta a un bivio oltre il quale la via si biforca in un’estensione ignota e inquietante. Qualcosa,  spesso un evento traumatico, ma talvolta il semplice fluire del tempo che incide sul corpo e sull’anima i segni della sua signoria, interrompe il filo di continuità che aveva legato alla vita. Il senso della propria identità e la prospettiva del futuro si confondono, si annientano persino e la coscienza entra in  uno  stato di liminalità, di pericolosa confusione. In  questa dimensione psichica  si animano  i fantasmi del mondo interiore. Non sono entità oggettive ma illusioni che operano nella psiche  e dunque a loro modo reali, realissime.  Alcuni hanno vista lunga e  operano per  indicare la strada che traghetta l’Io  oltre il vuoto, altri arrancano alla cieca e la loro azione risulta  distruttiva. Entrambi  parlano  con voce arcana  e  sembrano dire:  “Ci siamo, siamo l’incubo che ti tormenta, il buio che ti turba, siamo  la paura del cambiamento. Siamo la speranza che  occhieggia  oltre il bivio,  l’illusione che a volte orienta, a volte disorienta il tuo pensiero.  Fantasmi  evanescenti trapassiamo i muri del pensiero e  ci infiltriamo  non visti  nelle tue fantasie, nelle proiezioni che fai sugli altri e sulle cose.  Siamo il fondamento dell’anima, la vertigine che intreccia  il vero e il falso. Ci riveliamo solo allo sguardo  sensibile  del poeta, del bambino e dell’uomo di spirito.  Siamo reali, eccoci  qua sulla carta  su cui stai scrivendo  i tuoi pensieri, impastati nella creta che stai forgiando, catturati in sovraimpressione nelle fotografie che stai scattando. Siamo l’ombra che stai  sfumando  col carboncino, il sangue e la passione  che  colano dal pennello  che stai intingendo  nel rosso, siamo la lontananza che stai evocando con il grigio di quel paesaggio, siamo il desiderio e la speranza  che stai propiziando  mentre dipingi l’azzurro di quel  cielo. Siamo l’improvvisa allegria, il gioco, l’amore.  Ci siamo, siamo l’alterità e la molteplicità che ti abita, siamo  l’oblio, la memoria. Siamo il gesto creativo,  lo slancio,   l’Illusione che rende possibile il divenire. Siamo il progetto.  Di noi non puoi fare a meno.    Siamo  il futuro,  la morte che inghiotte ogni cosa,  la vita che ad ogni cosa dà inizio.   Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e stiamo cercando un modo per dirci, per prendere figura e per farci materia. Guardaci, toccaci, siamo reali. Siamo  l’altra parte di te.  Ascoltaci, aiutaci a prendere forma, ti aiuteremo a vivere”.

 

In questo libro  si dipana  una riflessione esistenziale che ancorandosi alla psicologia analitica e ad alcuni frammenti  tratti dalla pratica clinica, fa incursione nella letteratura fantastica, nella poesia e nella filosofia estetica, per mettere in evidenza quanto l’illusione sia una dimensione  ineludibile e operante  della psiche umana. Comprenderla e orientarla equivale a comprendere e orientare l’animo umano.