Un uomo, avvinto dalle decisioni di potenze a lui incognite, dalle tempeste della vita, e dalle sue scelte avventate, viene sbattuto in un luogo isolato e programmaticamente chiuso al mondo esterno. Lì, alcune figure, a metà fra il reale e l’immaginario, simbolicamente gli si fanno incontro e si prendono cura di lui. E il suo iniziale, e sensato, timore e affidamento cieco, si tramuta prima in rispetto, poi in racconto di parola, tessuto di lacrime, della propria vita, reale e immaginaria.