pagine 184 | prezzo 20,00€ | cm 14,5,x21

Chi erano le mogli di Maometto, legittime, concubine, rapite, ripudiate o ridotte in schiavitù? Chi erano le sue figlie? In questo racconto poetico e critico, condotto come un romanzo orientale, l’autrice racconta ciascuno dei loro destini. Dal più amato al più calunniato, dal più libero al più ignorato.
Houria Abdelouahed risale alle fonti storiche e religiose della tradizione arabo-musulmana; “fondendosi” con queste donne, presta loro la sua voce in monologhi di grande forza e redige un vero e proprio atto d’accusa contro il nesso abusivo tra pratiche e credenze religiose e società civile, soffermadosi sulla condizione delle donne nel mondo musulmano.
Le donne del Profeta, pubblicato da Seuil in Francia, ha destato un grande interesse fra intellettuali e figure impegnate nella cultura del femminile per l’originalità e la novità del suo approccio.

Houria Abdelouahed è professore ordinario presso l’Université Sorbonne Paris Nord. È psicoanalista, traduttrice e autrice di Figures du féminin en islam (PUF, 2012) e di numerosi testi sulle questioni del “velo”, della lingua e della traduzione. Con il poeta Adonis, di cui ha tradotto la grande opera Le livre (Al Kitâb), ha scritto l’antologia della poesia araba classica edita da Gallimard e ha dialogato in Le regard d’Orphée (Fayard 2008), Violenza e islam (Guanda 2016) e Profezia e potere (Guanda 2020).


 
pagine 416 | prezzo 40,00€ | cm 17x24

La realtà è colorata.
Questa constatazione apparentemente banale è possibile grazie a un lungo percorso evolutivo. L’esperienza del colore, difatti, richiede sensibilità percettiva, decodificazione intellettiva e differenziazione emotiva, così che il cromatismo s’intride con l’intero psichismo. Ne sono testimonianza termini dal significato coloristico e al tempo stesso psicologico, per cui il nero è tonalità cromatica, ma anche coloritura dell’umore e verdi sono le gradazioni della vegetazione, ma anche le sensibilità ecologiche.
L’intima consonanza tra percezione sensoriale e vibrazione emozionale supporta un autentico linguaggio cromatico, capace di condensare in un’immagine situazioni complesse come una vita grigia o un futuro roseo. È un linguaggio convenzionale, dove il rosso è sinonimo di allarme e il giallo di radiazioni, ma altre volte è un linguaggio simbolico, dove il bianco è illuminazione in tutti i sovrasensi del termine. Se i codici convenzionali hanno carattere locale, quelli simbolici hanno estensione più generale; il loro significato è più ignoto che noto, ma investe chi lo conosce come chi lo ignora.

Claudio Widmann è analista junghiano, membro del CIPA (Centro Italiano di Psicologia Analitica) e della IAAP (International Association for Analytical Psychology). Dopo una lunga esperienza clinica e di docenza presso varie Scuole di Specializzazione in Psicoterapia si dedica all’attività di saggista, quale autore e curatore di testi dedicati in prevalenza alla vita simbolica.