L’occhio è una finestra, esplora il mondo come un geografo, lo filma come un regista. Un sogno, un quadro, un paesaggio, un essere umano ci vengono incontro. Un caleidoscopio di immagini che colpisce e sorprende. Lo studio dell’analista è il contenitore estetico che accoglie attraverso
illuminazioni, suoni e apparizioni lo spazio scenico del nostro teatro interiore.
L’arte analitica è un’esperienza che si basa sul sentire il tragico e l’imperfezione della bellezza, sull’intensità emotiva, sul potenziale creativo verso un nuovo spazio: verso nuove immagini, capaci di generare un’altra possibilità per comprendere la polifonia complessa del mondo.
La bellezza è da scoprire e da patire. La creatività psichica apre al potenziale inesauribile e polimorfico dell’umano, facendo riemergere le risorse trasformative di ognuno di noi, in una relazione nella quale emergono dinamiche creative tra nascondimento e apparenza, tra verità e rappresentazione, tra enigma e rivelazione. Come un bambino che ci imita nel suo gioco, noi imitiamo nel gioco dell’arte le forze che hanno creato e creano il mondo.


 
pagine 224 | prezzo 14,00€ | cm 14,5,x21

“Guendemia” altro non è che l’unione, la commistione, l’inestricabile intreccio delle due parole che hanno attraversato prepotentemente gli ultimi tre anni, 2020-2021-2022, lasciando segni indelebili sulle nostre vite: Guerra e Pandemia.
Sono stati, senza ombra di dubbio, i peggiori anni della nostra vita e non sembrano finire. Sono stati anni da fermare, fissare, immortalare sulla pagina, un po’ per ricordare, un po’ per guardare avanti e trovare, dagli errori, nuove prospettive di futuro.
Davide D’Alessandro raccoglie in questo volume trentotto interviste a personaggi della cultura italiana per meditare su un contesto drammatico, senza smarrire la speranza che un’altra vita sia possibile. L’Autore vuole fortissimamente che oltre al Covid e alla guerra emerga altro, emerga la visione aperta e lungimirante della cultura, della letteratura, della psicoanalisi, della filosofia, dei libri, ecco perché troverete anche interviste dove Covid e guerra sono assenti. Assenti ma presenti, poiché occupavano, e occupano, ogni singolo (retro)pensiero della nostra mente.