pagine 204 | prezzo 17,00€ | cm 14,5x21

L’arte ormai è dappertutto, pronta ad attirare la curiosità di un pubblico che desidera fare esperienza in un mondo che, più si globalizza, più vede crescere il deserto esperienziale. Ma sembra anche sistematicamente oltrepassare qualsiasi linea di demarcazione volta a definire che cosa è propriamente artistico rispetto a ciò che non lo è. Proponendosi, dunque, come un autentico problema per la filosofia, le cui risposte, tuttavia, rischiano di essere poco pertinenti, nel loro rimanere saldamente arroccate attorno ai poteri “forti” e “visibili” dell’oggetto, del significato e del concetto. La stessa critica d’arte si limita perlopiù a fornire parafrasi verbali dell’opera.

Perché non provare, allora, a confrontarsi profondamente con l’arte all’opera, senza volerla addomesticare e senza ricondurla totalmente alle macchinazioni dei poteri visibili? Un esperimento filosofico, che non solo potrebbe riconciliarci con l’evento, ma anche disostruire i blocchi e i condizionamenti, che precludono le possibilità di un autentico esperire. Contribuendo, infine, a restituire alla filosofia stessa il suo originario carattere di arte delle Muse, le quali, notoriamente, non parlavano, bensì cantavano e danzavano…

I saggi qui raccolti muovono dal tentativo di interpretare l’arte all’opera secondo il modello della danza, intesa come ciò che può scaturire solo dall’ineffabile contatto con quanto non si può pensare.


 
pagine 96 | prezzo 12,00€ | cm 14,5x21

Danilo Bramati è nato a Milano nel 1956. Poeta e traduttore ha pubblicato il poema Nel cuore della luce. Una vita di Van Gogh in versi (Guanda 1992, Moretti&Vitali 2005). La raccolta poetica Idioti nell’ombra (Moretti&Vitali 2001, ATí Editore 2010). Il dramma teatrale Il mito rovesciato. Sironi incontra le ombre (ATí Editore 2010). L’onirofarsa La nostra casa (ATí Editore 2012). La piéce Maga del pozzo (Moretti e Vitali 2014). Una traduzione parziale di Timone di Atene è apparsa in Testo a Fronte (Marcos y Marcos 2011).