Pubblicato per la prima volta nel 1988 a New York, per i Dipartimenti di Italianistica della State University, con a fronte la versione inglese di una traduttrice d’eccellenza come Amelia Rosselli, Body movements viene edito solo oggi per il mercato italiano. L’opera è una esplorazione dinamica del corpo vissuto nella stagione che più lo valorizza, l’estate marina e vacanziera, e nella funzione che più lo esalta, quella sessuale, sottintesa o più spesso esibita con una sincerità disarmante e accattivante. Ma gli allettamenti e gli incanti dell’eros sono di continuo pervasi da un’ansia di fondo, da un senso di inappagamento e di vuoto, che la dimensione carnale, nella sua fragilità desiderante, non riesce a colmare. La lingua usata tende a diventare una sorta di protesi, di prolungamento della fisiologia del corpo, espressa per sintagmi e segmenti attimali, sospensioni sintattiche, balbettamenti o accelerazioni ritmiche, spazi bianchi, impasti lessicali pieni di dialettismi e onomatopee, idiotismi e neologismi: una lingua guizzante, temeraria e spericolata come quei “movimenti” che vuole riprodurre.
In appendice una ricca antologia critica, foto di alcune pagine originali – dattiloscritte, con correzioni a mano – della Rosselli, e una galleria fotografica sulla presentazione storica dell’opera.