pagine 256 | prezzo 18€ | cm 12x18,5

Scarabaeus, romanzo, è parte di una trilogia, i Romanzi dei Tre Maghi, di cui il primo, Il romanzo di Manfred Macmillen, è già stato pubblicato in questa stessa collana nel 2017. La vicenda si snoda nella città più rappresentativa della sensibilità simbolista e decadente: Venezia, con i suoi palazzi fatiscenti e le strade deserte o animate da quella che sembra una perenne festa. Ma una festa in cui occhieggia costantemente la maschera della Morte Rossa di Edgar Allan Poe, portando con sé un senso costante di fine e di disfacimento. Marcel, il protagonista, si muove nelle stesse atmosfere di un Dorian Gray e di un Des Esseintes, tra stoffe pregiate, profumi, amanti disperati ed estenuata sensibilità, tra antiche storie e segreti, veleni e magia. Dandismo, nella più alta delle sue declinazioni, animato da una «lussuria fredda», fredda eppure passionale, che disprezza il piccolo commercio della logica.


Uno storico dell’arte e una psicanalista interrogano opera e vita di uno degli artisti più controversi e più quotati dell’ultimo secolo: un dipinto di Jean Michel Basquiat, un Mozart della pittura di origine creola, vale oggi fino a 110 milioni di dollari. Questo ragazzino nero, che a soli 20 anni ha sconvolto il mercato d’arte dei “bianchi” degli anni Ottanta a New York e che, come dice Keith Haring, “usava il pennello come un’arma”, non lascia indifferenti.
Antonio Rocca descrive con il suo linguaggio passionale ed efficace il contesto culturale di New York negli anni Ottanta.
Eva Pattis Zoja indaga sui traumi transgenerazionali che esplodono nella pittura di Basquiat. I suoi dipinti sembrano non essere fatti di tempera, ma di carne viva. Ci pongono domande anche politiche: Del colonialismo, base economica dello sviluppo dell’intero occidente, non facevi parte anche tu?

Eva Pattis Zoja, psicologa, vive e lavora a Milano. Analista junghiana (CIPA) per adulti e bambini, sandplay therapist, ha insegnato allo Jung Institut di Zurigo, alla Jung Foundation di New York e ha lavorato per i gruppi junghiani in formazione in Asia e in Sudamerica.

Antonio Rocca è docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Viterbo. Collaboratore di La Repubblica, è stato responsabile artistico di “Tra genio e follia”, collana frutto della cooperazione tra La Repubblica e Mind. Attualmente cura la sezione arte della collana “Fra arte e scienza”, promossa da Le Scienze.