- Collane
- Amore e Psiche
- Il Tridente Saggi
- Il Tridente Campus
- Narrazioni della conoscenza
- Pensiero e pratiche di trasformazione
- I volti di Hermes
- Il castello di Atlante
- Echi dal labirinto
- Scrivere le vite
- Fabula
- Ritratti d'artista
- Le forme dell'immaginario
- Architettura e trasformazione del costruito
- Quaderni di ergonomia
- Biblioteca del Cefalopodo
- IMM'
- Altre proposte
- Altro
- In Vetrina
- Prossimamente
- Indici Analitici
- Riviste
- Ufficio stampa
Questo libro tenta di prendere le distanze da modalità troppo frettolosamente interpretative di intendere i fenomeni clinici. L’intento è piuttosto quello di avvicinarsi, nella clinica, a un cogliere immediato, di sviluppare una sensibilità a volte anche preordinata alla capacità di percepire distintamente. Ciò che unisce gli autori è un disagio nei confronti delle usuali allegorie della relazione analitica nelle quali la comunità terapeutica ha trovato, e purtroppo trova ancora, la sua coesione ideologica, in una stanca riproposizione di sketch e significati. Per questo nei saggi si ritorna alla conoscenza sensibile e se ne fa oggetto di esemplificazione e di confronto a partire dal materiale grezzo che ogni analista ricava dalle sue impressioni – e dall’intuizione delle impressioni dell’altro – nella relazione terapeutica. In questo ritorno ai sensi la fenomenologia è stata indubbiamente d’aiuto, ma non si è disdegnato il ricorso alla filosofia più radicalmente legata all’espressività delle forme di esistenza, come anche a quella psicoanalisi che non rifiuta di confrontarsi con l’indistinto, ancorché empiricamente “sentito”, ma ne fa una sua ragione di ricerca.