- Collane
- Amore e Psiche
- Il Tridente Saggi
- Il Tridente Campus
- Narrazioni della conoscenza
- Pensiero e pratiche di trasformazione
- I volti di Hermes
- Il castello di Atlante
- Echi dal labirinto
- Scrivere le vite
- Fabula
- Ritratti d'artista
- Le forme dell'immaginario
- Architettura e trasformazione del costruito
- Quaderni di ergonomia
- Biblioteca del Cefalopodo
- IMM'
- Altre proposte
- Altro
- In Vetrina
- Prossimamente
- Indici Analitici
- Riviste
- Ufficio stampa
Una persistente posizione storiografica indica le origini dello Zani nella satira cinquecentesca mossa nei confronti di quei montanari bergamaschi, costretti ad emigrare in cerca di lavoro. Ragioni economico-sociali avrebbero portato alla «formazione della maschera dello Zanni», esito di una forma di scherno e di satira operata dai cittadini contro gli sventurati emigranti. Entrato a fare parte della storia della Commedia dell’Arte, lo Zane cinquecentesco portava pertanto in scena uno stereotipo comico che aveva acquisito le caratteristiche fisiologiche e linguistiche dei valligiani costretti a inurbarsi.
Diversamente la storia degli Zani risale ben oltre questi limiti geografici, dal momento che il termine, ancora prima di indicare il personaggio, designava genericamente Finterà categoria di attori professionisti della Commedia. Tra Quattrocento e Cinquecento la tipologia del “servitore bergamasco” fu l’esito di una “costruzione letteraria” che dette un’identità attorica ad uno stereotipo comico.
Le Giornate internazionali di studio dedicate a Zani mercenario della piazza europea (Bergamo 27-28 settembre 2002) hanno riunito e posto a confronto storici del teatro, storici della cultura e della letteratura, attori che, secondo le proprie differenziate professionalità, hanno delineato itinerari di ricerca che, pur non prescindendo dai legami con una cultura etno-antropologica, richiedono il sostegno di una rigorosa trama di concomitanti indagini storico-documentarie-iconografiche e linguistiche. Gli interventi contenuti in questi Atti costituiscono il primo esito di ricerca su un imprenditore-mercenario della drammaturgia europea: lo Zani bergamasco.