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L’amicizia tra lo scrittore, poeta e saggista José Bergamín (Madrid 1895 – Saint Sébastian 1983) e la grande filosofa spagnola Maria Zambrano inizia negli anni ’30, quando la giovane studiosa è invitata a collaborare alla prestigiosa rivista “Cruzy Raya” diretta dallo stesso Bergamín. I due amici condivideranno l’esperienza della guerra civile e dell’esilio dovuto alla vittoria di Franco. Si incontrano di nuovo a Parigi nella primavera del ’57, anno in cui comincia la corrispondenza che viene presentata nel volume. Bergamín tornò in Spagna nel 1970, ben prima di Zambrano, e dal 1981 fino alla morte militò in Herri Batasuna, nome politico del movimento indipendentista basco che ha nell’ETA il braccio combattente. Le lettere raccolte nel volume, inviate da José Bergamìn a Maria Zambrano, si dividono in due gruppi: il primo copre il periodo dal 1957 al 1969 e sono state pubblicate in Spagna con il titolo “Dolory claridad de España”; il secondo è un gruppo di lettere trovate presso la Fundación M.Z. e sono del tutto inedite. Si collocano in un periodo che va dal 1958 al 1965. Attraverso le lettere raccolte nel volume si approfondisce il quadro delle relazioni politiche e culturali che la filosofa ha coltivato negli anni dell’esilio e, particolarmente, nel periodo romano e francese. Si approfondiscono gli aspetti dell’esistenza di M.Z., impegnata negli anni coperti dalle lettere, a curare la sorella Araceli, a collaborare con la rivista “Botteghe Oscure”, ad aiutare i rifugiati politici e a scrivere incessantemente. Inoltre, si osservano i caratteri del comune riferimento alla fede cristiana e al comune affidamento alla “speranza”, uno dei temi centrali del pensiero zambraniano. Sullo sfondo, l’amore per la Spagna che porta i due amici a condividere commenti politici, preoccupazioni, memorie. Completa il volume un ritratto di José Bergamín scritto da Maria Zambrano per tributargli la sua stima in ambito letterario: lo considerava un mirabile esempio di scrittore barocco, capace dello stile che, riconosce la filosofa, è connaturato alle viscere della Spagna. Questo testo viene reso disponibile di nuovo dopo la sua pubblicazione in Italia nel 1963.