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Questo “Libro bianco” su Venezia, la laguna, il porto e il gigantismo navale è al contempo un’opera di denuncia civile, un accurato studio che trasmette il lavoro di anni di dibattito e ricerca e un atto d’amore verso una città che, si sa, è un vero miracolo, un’eccezione. Nata in un luogo “impossibile”, si è sviluppata nei secoli grazie al profondo rapporto dei suoi abitanti con la realtà morfologica e ambientale circostante, ed esiste su un delicato equilibrio minacciato ora da interessi economici privati e dalla mancanza di risposte adeguate da parte di un’autorità che al più dei casi si può definire latitante.
È anche la storia e la cronaca della “battaglia” del Comitato “No Grandi Navi – Laguna Bene Comune”, quella di singoli esponenti del mondo della cultura, della scienza, dell’informazione, dell’ambientalismo, che hanno lavorato per monitorare e documentare gli aspetti concreti del disastro, la storia degli incidenti in laguna, i rischi incombenti e i pesanti effetti del passaggio e della sosta delle grandi navi.