| Fabula |

pagine : 245
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 17,00
ISBN : 9788871864310
Anno di pubblicazione : 2011



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Bruna Dell'Agnese
Sul confine del tempo
Poesie dal 1985 al 2009
 
 



Si trova qui raccolta in forma antologica – ma un’an­tologia quanto mai ampia ed esauriente – l’opera poetica di Bruna Dell’Agnese, dal felice esordio di Stanza occidentale (che Attilio Bertolucci volle ac­costare alle pagine supreme di Emily Dickinson e di Virginia Woolf) all’ultima raccolta edita, Gli impro­babili confini, che ricevette nel 2005 l’ambito rico­noscimento del premio internazionale di poesia dedicato proprio al grande poeta parmigiano. Sei libri, dai titoli eloquenti, che indicano già di per sé i luoghi e i temi e i tempi privilegiati di questa poesia quieta e appartata, nutrita di natura e di anima, at­tenta agli indizi minimi dell’esistenza, al frusciare di una foglia, al declinare di una stagione, ma anche ci­vilmente intesa a denunciare l’aridità dell’uomo con­temporaneo, la sua sordità ai segni gloriosi e splendenti del mondo: Stanza occidentale (1985), Vuoto in giardino (1992), Bassa marea (1996), Cor­rendo l’anno (1999), Nel fruscio del quotidiano (2001), Gli improbabili confini (2004). Ai quali si è voluta aggiungere una ricca appendice di poesie inedite, quasi un cartone – già ben delineato – della set­tima raccolta poetica. I lettori troveranno, nella sezione conclusiva del libro, alcune delle note critiche più rilevanti che hanno accompagnato, nel corso degli anni, il lavoro poetico di Bruna Dell’Agnese. Un lavoro che si è an­dato configurando per scarti minimi, nel segno di una fedeltà alla propria petite musique interiore, ma anche nell’obbedienza a un compito maturato len­tamente, e sentito come il compito, proprio e inelu­dibile, della poesia: custodire i semi della vita, celebrarne la sua onda più misteriosa e struggente, il suo frondoso intrico di luce e di ombra, di slancio e di sospesa quiete. «La gioia abitava con me dentro / il giardino. Lui solo, seduto lì vicino / non lo sapeva. / Lo interro­gavo / ripetutamente: dimmelo, se lo sai, / dimmelo che cos’è la gioia», avevamo letto poco fa, nel libro d’esordio di Bruna Dell’Agnese. E ora, nella poesia che conclude questo volume, quasi un autoritratto di poeta: «La mia stanza è immersa nel silenzio; / e intorno a me è tutto ciò che amo / in un tempo che non ha mai fine».

Giancarlo Pontiggia