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A Mario Trevi, la figura più significativa dello junghismo italiano, dobbiamo la profonda revisione critica del pensiero di Jung, del suo innatismo archetipale e di un certo suo sostanzialismo; ma soprattutto cogliamo sempre più la sua meditata e convincente attenzione a valorizzare l’individuazione (la Selbst-werdung) di fronte alla mente neuronale e alla gruppalità emergente, e ci sentiamo presi a fondo dalla sua teoresi che focalizza la funzione simbolica come attività sintetizzatrice degli opposti.
Nei suoi più noti transiti di pensiero […] egli coglie costantemente la profonda storicità della psicologia come scienza di frontiera tra natura e cultura, tra discorso della psiche e discorso sulla psiche.
Il superamento del relativismo junghiano […] da lui cercato […] ha proposto di elaborare quella che vorrei indicare come una psicologia dialogica con forte declinazione ermeneutica, aperta all’esercizio dell’autolimitazione ma attenta anche ai pericoli del relativismo, solo apparentemente tollerante.
Dalla Prefazione di Bruno Callieri
A partire dall’immagine classica e insieme attuale del medico-filosofo, anche questa Nuova Serie di “Atque” intende stimolare e raccogliere ricerche e studi in quello spazio intermedio che la pratica filosofica e la psicoterapia vengono a determinare e contemporaneamente lasciano da pensare.
Per questo, i filosofi, gli psicoterapeuti e tutti coloro che intendono riflettere sui loro saperi formalizzati e sulla tradizione di ricerca cui appartengono, ne sono i potenziali lettori. In particolare, gli appartenenti alle numerose e recenti scuole di psicologia e di psicoterapia oltre che alle scuole di maggiore tradizione in Italia, sono quei lettori con cui “Atque” intende discutere.
Dal 1990 “Atque” ha affrontato, attraverso fascicoli monografici, questioni centrali che attraversano la psicoterapia e molti capitoli della filosofia.
PREFAZIONE
Bruno Callieri
L’INEFFABILE ESPERIENZA DEL SIMBOLO
Simbolo e linguaggio Emilio Canoni
II simbolo: orma del sacro Umberto Galimberti
Riflessioni sul simbolo in, e oltre, Freud Francesco Saverio Trincia
La rimozione del simbolo Marco Innamorati
Simbolo Vero’/simbolo ‘falso’: il dilemma clinico del simbolo diabolico Giorgio Caviglia
II tempo affettivo del simbolo Angiola Iapoce
LE METAFORE DELLA PRESENZA
La clinica tra modello e metafora Maria Ilena Marozza
Le due metafore istitutive della psicoterapia di orientamento junghiano Enzo Vittorio Trapanese
Le figure etiche dell’esperienza analitica: identità, alienità, alterità Luigi Aversa
“Pensare dialetticamente e non dialetticamente a un tempo”. Quindi ‘rompere’ (con) questo stesso tempo Paulo Barone
Un passato che non passa. Bachelard e la fine dell’abitare
Stefano Catucci
L’ESISTENZA E L’ARTE DELLA CURA II paradigma dialogico nella conoscenza e nella cura psicologica. Considerazioni sul pensiero di Mario Trevi Paolo Francesco Pieri
La forza teorica del complesso.
Modernità e specificazioni
Amedeo Ruberto, Roberto Manciocchi
Prospettive cliniche dell’intenzionalità Mauro La Forgia
La solitudine del curante, la scissione mente-corpo e il deficit della simbolizzazione
Vincenzo Garetti