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L’anagnorisis (riconoscimento), o agnizione (dal latino agnitio), è un topos cruciale nelle opere narrative: si tratta del momento in cui un personaggio viene riconosciuto nella sua vera identità da altri, come nella celebre scena del riconoscimento di Ulisse da parte di Euriclea, o comprende egli stesso la propria identità, come nel caso di Edipo.
Nella relazione terapeutica, parimenti, l’anagnorisis è elemento cruciale del percorso trasformativo, che si sviluppa attraverso un movimento di graduale riacquisizione di sé: solamente ri-conoscendo se stessi è, infatti, possibile procedere in modo fertile nella propria individuazione.
Il saggio collettaneo affronta il tema utilizzando un approccio metodologico interdisciplinare e comparatisco attraverso la partecipazione di psicoanalisti e di autori di elevato profilo intellettuale afferenti a settori disciplinari contigui alla psicoanalisi e interni all’area delle Scienze Umane.
Contributi di
Brigitte Allain Dupré, Lino Ancona, Paulo Barone, Stefano Candellieri, Felice Cardone, Stefano Cavalitto, Silvana Graziella Ceresa, Silvia Cerrone, Davide Favero, Maria Teresa Giaveri, Teresa Legatom Chiara Lombardi, Vivenne Meli, Carlo Melodia, Maurizio Nicolosi, Carola Palazzi Trivelli, Francesco Remotti, Fulvio Salza, Wilma Scategni, Carla Stroppa, Silvia Torresin, Maria Laura Trifilò, Caterina Vezzoli, Ugo Volli.