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Romanzo dai toni dostoevskiani, Nel Tuo vuoto è la storia di Carlo, giovane venditore milanese che, insieme a due amici, Max ed Elisa, decide di intraprendere un viaggio in Perù per acquistare una partita di cocaina. Animati dal bisogno di venire a capo di un inspiegabile amore per la coca, Carlo, Max ed Elisa si ritrovano a vivere l’esperienza del narcotraffico come un percorso di conoscenza dall’esito imprevisto. A guidare le scelte del gruppo c’è infatti qualcosa di oscuro, che si manifesta in particolare a Carlo, mentre in Perù è vittima di una tremenda disavventura. Si tratta di alcune misteriose, enigmatiche, frasi, che egli proferisce in stato d’incoscienza mentre è detenuto in una caserma nella selva peruviana. In quelle parole sembra risuonare un messaggio divino. Da quel momento, Carlo sente l’obbligo di trovare una spiegazione al messaggio, che ormai, come un’inquietante presenza, lo affianca durante lo svolgimento di un autentico thriller teologico.
Nel Tuo vuoto ha la forza di una trama avvincente in cui temi come l’eclissi del sacro, l’uso delle droghe e il narcotraffico s’intrecciano per dare vita a un’originale riflessione che amplifica la suspense del racconto. Ad essere indagato è quell’horror vacui interiore che in noi occidentali permane con la scomparsa del sentimento di Dio. Da questa profondità la cocaina emerge in tutta la sua fascinazione simbolica: il suo potere narcotico diventa metafora della realtà, del bisogno di nascondere o di lenire il terrore del vuoto che il nichilismo della nostra epoca ha dischiuso. Ma nel vuoto è anche possibile riconoscere un segno di libertà dalla sottomissione al dominio universale dei traffici, alla logica totalitaria del mercato.