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Incentrato sul processo di “Individuazione”, termine analitico che designa l’impegnativo viaggio dell’individuo verso la consapevolezza e la completezza psicologica, L’Io e l’Archetipo è un testo di grande importanza non solo per il mondo junghiano. Edinger rintraccia le fasi di quel processo legandole alla ricerca di senso attraverso una serie di incontri con simboli religiosi e mitologici, ma anche con i sogni e con l’arte, evidenziando come per l’uomo contemporaneo l’incontro con il Sé equivalga alla scoperta di Dio. Il risultato del dialogo tra l’Io e l’immagine divina archetipica è un’esperienza che costringe l’individuo a cambiare radicalmente il proprio punto di vista sul mondo, rendendo possibile una vita nuova e densa di significato.
Edward F. Edinger, (1922-1998). Psichiatra supervisore al Rockland State Hospital di Orangeburg, New York, membro fondatore della C.G. Jung Foundation for Analytical Psychology di New York e presidente del C.G. Jung Institute newyorchese dal 1968 al 1979. Trasferitosi a Los Angeles ha praticato per una ventina d’anni, divenendo Senior Analyst al C.G. Jung Institute di Los Angeles. Tra i suoi lavori, Anatomy of the Psyche: Alchemical Symbolism in Psychotherapy; The Creation of Consciousness: Jung’s Myth for Modern Man; Encounter With the Self: A Jungian Commentary on William Blake’s Illustrations of the Book of Job; The Bible and the Psyche: Individuation Symbolism in the Old Testament.