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«Forse non è neppure vero che viviamo, o dovremmo vivere, delle nevi d’una volta. Le villoniane neiges d’antan, oggi si sono ovunque squagliate e per tutti: la “memoria storica” ognuno se l’è buttata dietro le spalle, purtroppo. Eppure, per andare verso un futuro meno indegno, uno sguardo all’indietro — proprio per andare avanti — non sarebbe male, anzi farebbe bene, se tornassimo a darlo, e a darcelo, ognuno e insieme».
«…Bonalumi in ogni libro ha sempre mantenuto, e mai trattenuto, un suo salutare equilibrio al punto da rasentare una parvenza di immunità, pur non riuscendo a nascondere del tutto certe ferite non chiuse dalla propria “educazione sentimentale”».
«Bonalumi, stavolta, in questo nuovo libro, non si è limitato a veder cadere nevi della sua terra: ha guardato fuori di casa, confermando la sua natura di europeo in certo modo erasmiano: ed è quasi valore di indicazione, persine di simbolo, il suo essersi accompagnato, sul finire di queste nuove “passeggiate” letterarie, al caro, e savio, e lunatico, e imperterrito passeggiatore Robert Walser».
Giancarlo Vigorelli (dalla prefazione)