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Per la prima volta in edizione integrale, si pubblica qui il poemetto quattrocentesco che Lucrezia Tornabuoni, moglie di Pietro de’ Medici e madre del grande Lorenzo, ha dedicato al racconto biblico dell’incontro fra Susanna e i due vecchioni.
La continua diffusione di quest’opera negli ambienti umanistici e rinascimentali ha determinato una vasta e riconoscibile influenza sui modi della rappresentazione pittorica della vicenda in essa raccontata.
L’immaginario della seduzione e della castità o, meglio, del contrasto intrigante fra eros e santità, che il poemetto ha finito col suscitare, si è riverberato a lungo, attraverso una trama sottile di suggestioni fantastiche e di connessioni culturali, nell’opera di grandi pittori, dal Pinturicchio al Lotto, dal Tintoretto al Veronese e al Tiepolo.
In una preziosa selezione iconografica, aggregata al testo, Omelia Casazza analizza la persistenza di tali riverberi in opere famose, mentre Paolo Orvieto, introducendo alla lettura del poemetto, ne colloca la composizione all’interno della cornice sociale e culturale di quell’epoca meravigliosa.