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Artemide è la vergine dea che vive nelle zone più selvagge della natura. Sotto lo sguardo “politeista” di Ginette Paris diviene la figura archetipica che da inedito valore alle attuali esigenze di autonomia e di crescita della donna, e profondità di pensiero alle tensioni ecologiche che percorrono il nostro tempo: «Amazzone e arciera infallibile, difende con tutte le sue forze la parte selvaggia della nostra psiche e assicura la nostra resistenza a un addomesticamento troppo perfetto». Hestia, la dea del focolare, rappresenta l’esigenza di possedere un centro protetto e stabile dentro noi stessi, un luogo d’intimità domestica e sociale «in cui si è protetti dal tumulto, dalle lotte e dalle competizioni». Mnemosine è la protettrice della memoria creativa delle civiltà orali, quella che alimenta la storia personale e la storia collettiva: «In questa memoria, il fattuale e il simbolico, lo storico e il mitico, i fatti “reali” e gli sviluppi “immaginari” s’incastrano inestricabilmente. Questa fusione è essenziale nel lavoro di Memosine, un lavoro d’artista più che di scienziato».