| Il Tridente Campus |

pagine : 224
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 17,00
ISBN : 9788871865157
Anno di pubblicazione : 2011



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La depressione creativa
Dal Libro Rosso di Jung alla modernità
 
 



A cura di Ferruccio Vigna.

I saggi che costituiscono questo volume hanno come oggetto il Libro Rosso, che è stato definito l’inedito forse più importante nella storia della psicologia. Il Libro Rosso è una sorta di diario in cui Jung trascrisse, in parole e immagini, i sogni e le visioni che popolarono la sua autoanalisi. Esso rappresenta una prima sperimentazione di quella tecnica di indagine dell’inconscio che verrà in seguito chiamata “immaginazione attiva”. Negli ultimi anni di vita Jung lo definì come il nucleo vitale da cui erano sbocciate tutte le intuizioni che poi aveva elaborato nei suoi testi scientifici; eppure fu sempre riluttante alla sua pubblicazione, vincolandola ad almeno cinquant’anni post mortem.

La sua recente edizione in lingua italiana ha suscitato, in un pubblico ben più ampio di quello prevedibile degli addetti ai lavori, un grande interesse, perché offre la possibilità di rileggere la storia del pensiero iunghiano a partire dalle sue radici più intime.

Alcuni tra i principali esperti del Libro Rosso, compreso il suo curatore, Sonu Shamdasani, ci guidano in questo volume a una interpretazione del testo che ne sottolinea, nonostante esso si avvicini oramai al traguardo del secolo, la straordinaria modernità, in un’epoca in cui il crollo delle certezze collettive e le grandi trasformazioni culturali avvenute rendono ancora più stringente l’esigenza, sostenuta da Jung, di un impegno etico individuale.

I saggi qui raccolti mostrano che la psicoanalisi nasce da un’esperienza dell’inconscio vissuto come una realtà viva, enigmatica, largamente autonoma,  dotata di una capacità di figurazione, di personificazione, di drammatizzazione e di simbolizzazione che continua a meravigliarci, ma con cui è possibile anche dialogare. La psicoanalisi junghiana, nutrita di una tale esperienza dell’inconscio, ha l’audacia creativa di proporre un pensiero che si può definire immaginante. Da esso nasce un insieme di concetti che hanno la particolarità piuttosto straordinaria di essere essi stessi quasi figurativi, spesso personalizzati e deliberatamente drammatizzati: la loro funzione non è quella di descrivere dall’esterno il funzionamento della psiche, ma di rappresentarlo senza mai separare impegno intellettuale e partecipazione emotiva.