| Il Tridente Campus |

pagine : 248
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 18,00
ISBN : 9788871865058
Anno di pubblicazione : 2011



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Aa. Vv.
La coscienza e il sogno a partire da Paul Valéry
 
 



A cura di Paolo Francesco Pieri.

«[…] Sogno: Ero in una sala da bagno che adesso è a piastrelle e cemento. C’era un parquet in legno. Colava acqua, abbondantemente – temevo le infiltrazioni e mi dicevo: Eppure è piastrellato – e cercavo le piastrelle – e trovavo invece dei buchi enormi. L’acqua colava nel soffitto sottostante. A forza di cercare la ceramica, ne trovavo tracce lungo i muri. La perdita d’acqua era accompagnata da un significato morale d’indistinta minaccia. Come trovare la chiave di questa composizione?

In questo sogno il ricordo della realtà, il ricordo in corso, al livello dell’ultima realtà percepita, non è annullato, ma sopravviene in forma di difesa, di obiezione contro un falso presente.

Come rendersi padroni di questo sperpero? Trovare ciò che è risposta, e ciò che è domanda. Trovare lo stato di intima divisione di queste funzioni. Ugualmente i ricordi sezionati, astratti dal loro ordine, dal loro valore – e com’è che questa separazione si verifica durante il sonno e cessa al risveglio?

Bisognerebbe spingersi lontano, molto lontano per trovare – – Ai confini dell’essere e del conoscere. Qui tendono l’uno verso l’altro. Ciò che io sono si esprime in ciò che io so – ingenuamente. Ma ciò che io sono qui, nel sogno, è lo stato istantaneo. Invece nella veglia questa nozione è estesa – ed emerge da ciò che io so – ne emerge più nella costruzione di una finzione che realmente. Da sveglio non so ridurmi a puro essente: eppure, non son altro!

In sogno, questo stato istantaneo è dunque in equilibrio reversibile con ciò che io so in quel medesimo istante. Un equilibrio mobile. E non c’è più un passato positivo – un passato legato a dei fatti.

(Non confondere questo equilibrio reversibile con quello realizzato dall’attenzione. L’accostamento del sogno all’attenzione è una delle vette da raggiungere – un capolavoro dell’analisi.)

) In somma, nel sogno. Le mie rappresentazioni seguono dunque (1) certe fluttuazioni y (psicologiche, etc.) e le figure così ottenute – vengono giudicate, vengono risposte – come se esse appartenessero all’insieme reale e ristretto delle figure ordinarie. (

Complicazione delle azioni reciproche.

E nuovi problemi quali (1) che richiede uno studio della divisibilità delle rappresentazioni, questione delicatissima […]».