| Amore e Psiche |

pagine : 112
dimensioni : 11,5x16,5
prezzo : € 11,00
ISBN : 9788871863726
Anno di pubblicazione : 2008



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Mari Ela Panzeca
Kore sprofonda negli Inferi
L'anoressia alla luce del mito
 
 



L’autrice accosta l’anoressia muovendo dal valore simbolico della malattia e del linguaggio enigmatico dei sintomi, riletti attraverso il mito di Kore rapita da Ade e trascinata nel mondo infero, lontano ed oscuro. Questo approccio – che si distanzia dalla visione riduttiva delle discipline medico-cliniche (e psicoanalitiche) – riconnette, attraverso il simbolo, la vicenda della storia personale a quella della cultura, allora è possibile “vedere” nelle ragazze in anoressia che vivono tutte  intente  a calcolare le calorie e a sottoporre i loro corpi a strenuanti esercizi fisici, un dramma ben rappresentato dal mito: quello dell’anima fanciulla che viene  rapita   da una oscura  forza sovrapersonale e gettata in un mondo altro e sconosciuto.   Il corpo della ragazza così  svuotato  della sua anima, tenderà a scomparire, forse nell’inconscio  tentativo di seguirla e di farsi simile ad essa.

Quando nella vita di una ragazza irrompe l’anoressia, anche la madre, così come Demetra, è coinvolta in un dolore e in  uno smarrimento al limite del sostenibile.  Se vuole riavere la figlia, sarà costretta a scendere a patti con l’scuro dio che gliel’ha strappata e dovrà rinunciare al desiderio di riavere la fanciulla ingenua che ha perduto: entrambe, madre e figlia si trasformeranno proprio  in virtù del confronto con le profondità  a cui la malattia le ha  obbligate. Non sarà Kore a tornare in superficie, ma Persefone, la conoscitrice dei Misteri.

Mari Ela Ponzeca,  scegliendo una chiave di lettura mitica dell’anoressia offre al lettore   la possibilità di  vedere gli scenari profondi  e inconsueti  dell’anima fanciulla   “corteggiata”  dalla morte. Condizione drammatica della giovinezza che tuttavia  nel suo nucleo  mitologico – quello che Jung riteneva essere il centro dei complessi della psiche – allude al viaggio trasformativo del  femminile in  bilico  tra il terrore  e l’incoercibile attrazione  verso le  profondità  archetipiche della psiche.    Precisamente da questa tensione di opposti   può scaturire la  “terza via” che Jung ha sempre indicato come  “soluzione” , vale a dire come contatto fra il mondo interiore e quello esteriore, nonché  gradiente di creatività psicologica ed esistenziale.  Precisamente in questa doppia e  contraddittoria tensione dell’anima  consiste la sfida inconscia delle     ragazze in anoressia.