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 Sant’Antonio l’eremita e il maiale come espressione della conciliazione tra lo spirito e la natura, sono visitati qui in un itinerario interpretativo intorno a un connubio profondamente radicato nella nostra cultura.
Spinta da un sogno, Regina Abt-Baechi avvia uno studio su uno dei più curiosi e interessanti miti popolari: sant’Antonio l’eremita, il santo protettore del bestiame accompagnato da un maiale. Questo singolare connubio – la santità da un lato, l’incarnazione della sporcizia, della carnalità e della colpa dall’altro – offre lo spunto per una serie di incursioni culturali in bilico fra psicoanalisi e antropologia. «Per noi uomini della civiltà occidentale – spiega l’autrice – la comunanza del santo con il maiale simboleggia la riuscita conciliazione della spiritualità più intellettuale, che preme verso l’alto, con i lati sotterranei e istintuali dell’uomo, conciliazione che porta con sé anche l’aspetto terreno mancante del femminile».