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Chi è davvero Beppe Grillo? Un giullare, un predicatore, l’ultimo demagogo dell’antipolitica? Questo libro offre un’illuminante ricostruzione delle origini della carriera del comico più amato e odiato negli ultimi trent’anni, esiliato dalla televisione italiana e poi sceso in campo con la forza di uno tsunami. Grillo è il signore del paradosso. A partire dal suo ruolo bifronte di comico-tribuno, i paradossi, le contraddizioni, i nodi sciolti e non sciolti della sua personalità sono tanti. Accusato di ogni genere di colpa, dalla demagogia al populismo, dal qualunquismo allo sfascismo, la guerra con l’informazione ufficiale, da entrambe le parti, è stata aspra e senza risparmio di colpi. Ma l’ostracismo delle televisioni e dei giornali hanno davvero lasciato capire chi fosse Grillo e cosa volesse e vuole ancore dire? Che cosa ne sarebbe stato del comico genovese senza la rivoluzione del web e l’incontro con Casaleggio? Questo libro fa un po’ di chiarezza e tenta di offrire più risposte, senza pregiudizi né empatie, senza liquidazioni né ovazioni. Mostrando, ad esempio, come le idee e le battaglie di Grillo siano troppo spesso state eclissate sotto i fasci di una luce violenta che, del Savonarola di Genova, avrebbe messo in risalto solo i modi, le forme, la mimica selvaggia.