- Collane
- Amore e Psiche
- Il Tridente Saggi
- Il Tridente Campus
- Narrazioni della conoscenza
- Pensiero e pratiche di trasformazione
- I volti di Hermes
- Il castello di Atlante
- Echi dal labirinto
- Scrivere le vite
- Fabula
- Ritratti d'artista
- Le forme dell'immaginario
- Architettura e trasformazione del costruito
- Quaderni di ergonomia
- Biblioteca del Cefalopodo
- IMM'
- Altre proposte
- Altro
- In Vetrina
- Prossimamente
- Indici Analitici
- Riviste
- Ufficio stampa
Fin dalle sue origini la psicoanalisi ha avvertito il fascino dell’arte. L’interpretazione delle opere, la riflessione sulla vita degli artisti e sui processi di creazione offrono infatti l’occasione per rinnovare il proprio approccio alle forme attivate dal lavoro dell’inconscio.
Ma se i testi e le riflessioni di Freud sulla pittura sono noti, i rapporti di Jung con l’arte rimangono ancora da scoprire.
Dall’arte classica a quella orientale, dalle arti rituali e primitive fino alle nostre avanguardie, dall’arte cristiana all’alchimia occidentale, Jung si è trovato alle prese con una vasta eredità che ha rivisitato senza sosta, riscoprendone lo slancio più autentico e fecondo per il mondo moderno.
Insieme a opere di grande valore, che permettono di ricostruire quest’impressionante percorso, sono state riprodotte in questo volume anche realizzazioni artistiche dello stesso Jung.
Uno dei suoi tratti più originali, infatti, è quello che lo ha visto dedicarsi al disegno, alla pittura e alla scultura nel segreto della sua biblioteca o nel giardino della sua casa di Bollingen, sulle rive del lago di Zurigo.
Il suo museo immaginario, formato da scoperte inattese e da intimi ritrovamenti, è un libro indispensabile anche per capire la dinamica dell’opera di questo pioniere della psicoanalisi.