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Delle grandi figure dei fondatori della psicoanalisi spesso si ha un’immagine oleografica o costruita a posteriori. Andare a vedere gli anni giovanili della loro formazione permette quindi di riscoprire questi autori in una dimensione più autentica e anche più vivace.
Questa operazione di ricerca, appassionata e ricca di peripezie, è stata condotta presso archivi e biblioteche svizzere da Pier Claudio Devescovi per quel che riguarda la figura di Cari Gustav Jung. Nella ricostruzione dell’ambiente giovanile svizzero di fine Ottocento vediamo emergere la personalità di “Walze” (rullo compressore), come veniva soprannominato il ventenne Jung, polemico fino alla litigiosità e amante della contraddizione, capace di affascinare i suoi coetanei, dai quali inizia a contraddistinguersi fin da giovane. Il volume contiene verbali inediti delle sedute della Società Zofingia, nei quali compaiono interventi del giovane Jung; notizie sugli studenti dell’Università di Basilea suoi coetanei; documenti dell’Archivio di Stato della città di Zurigo relativi alla discussione della tesi di dottorato di Jung; e un testo di Gustav Steiner del 1965 sull’origine della sua autobiografia.