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Anche questo volume, così come i precedenti dedicati a I nomi propri dell’Ombra e a I nomi comuni dell’Anima, si avvale di una vastissima collaborazione interdisciplinare, allo scopo di ottenere un dizionario minimo di “immagini” che rivisitino e attualizzino il concetto junghiano di Trasformazione. Il tema della Trasformazione percorre tutta l’opera di Jung, tanto da divenirne evidente e irreversibile segnale di rottura con Freud in occasione della pubblicazione dei Simboli della trasformazione.
La psicologia analitica di C.G. Jung è una vera e propria psicologia della Trasformazione, che riesce a superare la dicotomia tra pulsione di vita e pulsione di morte nel processo di individuazione.
PREFAZIONE di Stefano Baratta I nomi della Trasformazione
Paolo Guzzi Achab
Cesare Milanese Achille
Claudio Cerritelli Acrobata
Giancarlo Calciolari Albero
Silvia Ferrari Albertina
Maria Angela Bedini Alice
Jacopo Ricciardi Babele
Stefano Baratta Blade Runner
Giorgio Taborelli Cesare e Augusto
Daniele Maria Pegorari Commedia
Sandro Sproccati Don Chisciotte
Diego Frigoli Ecobiopsicologia
Stefano Guglielmin Famiglia efebica
Strio Tommasoli Fotografia
Tiziano Safari Fratello e sorella
Valerio Magrelli Giacometti
Alessandro Agostinelli Giorni perduti
Claudio Iozzo Hyde
Lella Ravasi Bellocchio Ninfa e betulla
Flavio Ermini Paretaio
Nanni Cagnone Perfezione
Carla Stroppa Porta
Luca Cesari Quaternità
Marco Garzonio Sabbia
Clemens-Carl Hàrle Samsa
Gillo Dorfles Sigillo
Mauro Maldonato Silenzio
Marco Ereolani
Segni di trasformazione
Christian Gaillard Tavolozza
Loredano Matteo Lorenzetti Uomo bionico
Cristina Faccincani Voce → Linguaggio
POSTFAZIONE di Flavio Ermini L’esperienza della trasformazione