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La narrazione poetica di Fabrizio De André rappresenta per la psicologia una possibilità espansiva nella ricerca del senso e una lettura preziosa dell’animo umano. Il nostro cantastorie ha immaginato e narrato la vita di molti personaggi, donando loro una vera e propria narrazione di sé, che è quanto di più vicino a ciò che tenta di fare l’analisi con le storie dei pazienti. Ciò che emerge dai suoi testi guida la ricerca di quelle trame che l’umana esistenza spesso fatica a percorrere o a ricostruire.
Secondo C.G. Jung tutto ciò che non ha senso nella vita è insostenibile; da questo punto di vista l’opera di De André non solo restituisce senso all’esperienza, ma lo fa poeticamente, recando sollievo, apportando completezza e allo stesso tempo lasciando spazio al mistero insondabile dell’esistenza. Le immagini e le parole dell’artista, ricondotte alle vicende umane narrate dai pazienti o spesso inenarrabili,
creano un ponte di significato, laddove questo sembra essersi perso nelle difficoltà della vita.