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La nostra esistenza si accompagna per intero ad una percezione soggettiva del tempo che, complice il nostro esser terreni, rimarca la nostra finitudine e sempre invoca un attribuzione di senso; è così che al tempo si accompagna in noi anche l’idea di un qualcosa che lo possa trascendere, per una frazione di pura esistenza o all’infinito, vestendo i panni dell’ Eternità.
Tempo ed Eternità ritrovano originale conniuctio in un’idea che ha permeato nei secoli le correnti dello Spirito , così come le discipline della materia: quella per la quale l’assetto (eterno) del reale è frutto, istante per istante, di un continuo processo di ri-creazione (conservatio est continua creatio). Ritroviamo questa idea, diversamente declinata, nel pensiero di Sant’Agostino, nella mistica medievale di Meister Eckhart, nel corpus dottrinale del Pantheon induista e nell’ambito della moderna astrofisica; ma essa attraversa in qualche misura anche l’intera impalcatura della Psicologia Analitica, investendo del connotato temporale i suoi più importanti assunti teorici.
La trama di questo breve saggio è intessuta della stessa idea; in un percorso che, a partire dalla Tipologia Psicologica junghiana, attraversa gli affetti e le diverse fasi della vita, i territori della bellezza e quelli della fantasia, sino a condurci nell’alveo della dimensione creativa per eccellenza: quella dell’artista; là dove ogni istante aspira ad incarnare il segno e il ritmo propulsivo di un cambiamento.
Nella prima parte del testo si approfondisce la relazione che intercorre tra le caratteristiche del Tipo Psicologico e la tendenza ad orientare pensiero e azione privilegiando uno dei tre assi temporali (passato, presente o futuro). Vengono inoltre esplorate alcune distorsioni temporali proprie della patologia psichica e il modo in cui la dimensione temporale connota le diverse fasi del nostro sviluppo individuale.
Nella Seconda parte si delineano i rapporti tra arte e inconscio, evidenziando nel tempo il file rouge che traccia la relazione tra dimensione estetica e variabili psichiche d’ordine individuale e collettivo.
L’ultima parte del saggio guarda alle principali correnti e alle opere che hanno costellato le vicende dell’arte pittorica da un secolo a questa parte, in dialogo con i principali riferimenti teorici della Tipologia Psicologica Junghiana. Il capitolo che conclude l’ultima parte del testo anticipa nel titolo, Allo specchio, la tensione a confrontarsi con la propria finitudine.