pagine 256 | prezzo 18,00€ | cm 14,5 x 21

«Di tanto in tanto è possibile sorprendere la vita morale nell’atto di ridefinire se stessa». Così comincia Sincerità e autenticità, piccola gemma erudita della saggistica americana, a metà strada tra filosofia, critica letteraria e storia delle idee.

È a due simili momenti di ripensamento dei nostri assunti morali profondi che Trilling dedica la sua indagine: all’ascesa nella cultura europea moderna dell’ideale della sincerità e alla sua successiva marginalizzazione, in favore del più esigente imperativo dell’autenticità.

Così, spaziando tra figure come Shakespeare, Rousseau, Hegel, Jane Austen, Wordsworth e Freud, lo studioso americano ricostruisce l’avventura di quell’individuo moderno che aveva fatto per la prima volta la sua comparsa nell’Amleto: «Questo soprattutto: sii fedele a te stesso / E ne deve seguire, come la notte al giorno, / Che non sarai mai falso con nessuno».


 
pagine 192 | prezzo 14,00€ | cm 14,5x21

“…In quel palazzo, con i miei compagni di giochi, ho assorbito un conformismo da cui non mi libererò mai completamente. Le famiglie con bambini, come la mia, quella di Aldo, di Gianni e altre simili, erano “normali”. Quelli che litigavano ad alta voce e, a volte, lanciavano piatti, erano “matti”. Quelli che oggi chiameremmo single, spesso taciturni e non molto socievoli, erano “strani”. Erano giudizi condivisi da tutti noi che facevamo parte dei normali e in questo modo si trasformavano in verità oggettive…”

Le vicende quotidiane di quegli anni, le ristrettezze del dopoguerra, fino al boom degli anni ’60, si alternano con le fantasie, soprattutto erotiche, dei protagonisti: la macchina fantascientifica dell’amore perfetto, la beatitudine del padrone dell’harem. E le angosce degli amori vissuti davvero.

Le passioni di quel periodo sono tutte a tinte forti e con grandi contrasti. Le sfumature, invece, sono nello sguardo e nel ricordo di chi osserva e racconta.