pagine 264 | prezzo 24,00€ | cm 14,5x21

Da molti anni raccolgo i sogni in cui compare l’immagine della casa. Ho iniziato da ragazza senza uno scopo cosciente, come assecondando una specie di istinto. Dovevo farlo. Stavo inconsciamente cercando la mia casa ideale, cercavo me stessa anche se allora ero lontana anni luce dal poter formulare questa idea. Della casa in cui abitavo ricordo in particolare il grande cortile in cui noi bambini giocavamo. Momenti di libertà e di svago in cui la fantasia e il sogno prendevano il sopravvento su tutto il resto, che invece era molto pesante e doloroso. Poi ho iniziato a raccogliere disegni e riproduzioni di quadri in cui la casa spiccava quale protagonista della scena. In qualche modo capivo o meglio intuivo che questa immagine mi riguardava, e mi offriva la chiave per aprire qualche porta importante.

Ho compreso in seguito che si trattava della porta d’accesso al mondo interiore. Certo, lo sappiamo: la casa è figura dell’eterna tensione umana ad avere un rifugio accogliente e nello stesso tempo è figura della paura di rimanerne prigionieri. In questo senso la casa è immagine della soglia fra il dentro e il fuori. Varcandola si può guardare dentro e venire a conoscenza di angoli e pertugi insospettati che nascondono cose importanti. Allora si può decidere di entrare ed esplorarli questi spazi in ombra e ancora sconosciuti; viceversa se si è già dentro, varcando la soglia si può vedere là fuori la scena del mondo e decidere di uscire per prenderne parte. Forse era questa doppia prospettiva ad affascinarmi: i poli opposti della vita che si richiamano e che ci costringono a vedere i due lati delle esperienze e dei fenomeni. La casa è una necessità essenziale e, né più né meno, è un pericolo essenziale. Ci si può perdere sia rimanendo sempre dentro che cercando sempre fuori e sia dentro che fuori ci si può salvare.

(dall’introduzione dell’autrice)


 
pagine 148 | prezzo 16,00€ | cm 14,5x21

Il desiderio di avere figli è un fatto naturale che in genere affiora a un certo punto della vita. La possibilità di evitare che avvenga prima rispetto ai propri programmi di vita induce molte coppie ad aspettare, a soddisfare prima i bisogni individuali, per pensare poi ad avere un figlio e dare vita a un nuovo inizio. Il percorso si rivela presto tortuoso e denso di ansie, dubbi ed incognite.
La condizione di base dei bambini e degli adolescenti adottati è spesso caratterizzata da ansia. I disturbi connessi con i legami affettivi sono solitamente amplificati dalle precedenti esperienze familiari o, come spesso avviene, dal cambiamento di affido, così che si sviluppano ansia da separazione e paura della perdita. I genitori spesso falliscono nei loro sforzi per compensare le esperienze negative degli adottati. Il desiderio spesso onirico di avere un bambino sta spesso a compensare in modo illusorio i deficit infantili di chi vuol divenire genitore. Le delusioni sono inevitabilmente il risultato e scatenano l’impotenza, la disperazione e gli stati d’animo depressivi, che spesso trovano la loro valvola nelle fantasie di separazione.
L’autrice psicoanalista infantile tedesca, assai nota, con questo libro che è best seller in Germania, ci guida alla ricerca delle strategie da mettere in campo nei vari momenti che accompagnano la vita del bambino e poi del giovane, dall’asilo alle scuole superiori. I genitori possono accompagnare i “nuovi figli”, spesso provenienti da culture e mondi a loro distanti, ricorrendo a comportamenti non stereotipati e capaci di ricomporre, anche creativamente, gli immancabili conflitti generati spesso da condizioni imprevedibili generate da culture, da storie individuali, o da traumi prenatali o infantili. Un libro per genitori, educatori, psicologi e psicoterapeuti.

Christiane Lutz è uno degli psicoterapeuti infantili e adolescenti più esperti in Germania. È stata psicoterapeuta praticante da più di quarant’anni, lavora come docente e supervisore al C.-G.-Jung-Institut di Stoccarda e ha una notevole esperienza di conferenze alla radio, nonché in Germania e all’estero. Ha riassunto le sue vaste conoscenze e l’esperienza pratica nel consigliare i genitori adottivi e nel trattare i bambini adottivi in ​​questo manuale.