pagine 304 | prezzo 26€ | cm 14,5x21

Ai tavolini del Rombo, un “caffè letterario” per modo di dire, ogni martedì e venerdì si ritrovano otto amici a chiacchierare del più e del meno. Gli ultimi due mesi si sono concentrati sul tema dell’ombra, del buio, dell’oscurità e della tenebra. Nonostante il tema, non si può dire che certi discorsi siano risultati davvero “illuminanti”. Marcelo Malavista, che era del giro, ha trascritto tutto per noi. E ci ha aggiunto di suo una base musicale tutta ispirata al suo idolo, Bob Dylan. Ne è uscito un volumetto che ancora una volta è toccato a Gian Piero Quaglino completare con una Prefazione e una Postfazione che ci offrono tutti gli annessi e connessi di questa ennesima puntata di quella che è ormai diventata la saga della “Compagnia del Mitra”.

Gian Piero Quaglino ha curato, per Moretti&Vitali, l’edizione italiana del volume di Stephen Aizenstat Vegliare il sogno (con R. Bernardini, 2013) e la pubblicazione di uno scritto inedito di C.G. Jung, I miti solari e Opicino de Canistris (con R. Bernardini e A. Romano, 2014). Sempre per Moretti&Vitali è in corso di pubblicazione la serie di volumi dedicati alla Compagnia del Mitra e all’Istituto Pesaventa, di cui sono già apparsi I quaderni di Eduardo Descondo (2018), Nuovi quaderni di Eduardo Descondo. La Compagnia del Mitra (2019), Incerti versi di Carlos Albasuelo (2019), Premiata ditta Caso&Destino. I quaderni di Eduardo Descondo. Vol. III (2020) e Lettera a Mirul di Lumir Medana (2020). Ha inoltre curato Prefazione e Postfazione di Abitare la soglia a firma di Eduardo Descondo (Nino Aragno Editore, Torino 2019).


 
pagine 408 | prezzo 25,00€ | cm

L’entusiasmante avventura umana del tycoon australiano Frank Lowy.
Nato in Slovacchia da una famiglia ebraica, costretta a emigrare in Ungheria per sottrarsi alla persecuzione nazista, vivrà le ultime drammatiche fasi della Seconda Guerra Mondiale nella città di Budapest che, occupata dai tedeschi, si trasforma a sua volta in una grande trappola. La famiglia cerca di sopravvivere in quello scenario, lo stesso in cui operava in quei giorni Giorgio Perlasca, ma il padre Hugo viene preso prigioniero e scompare nel nulla, aprendo una ferita che sarà parzialmente curata, con un colpo di scena, solo decenni più tardi. Fuggendo dalla desolazione dell’Europa, Frank emigra in Palestina e partecipa da soldato, poco più che bambino, all’epica creazione dello stato di Israele. Successivamente raggiunge il resto della famiglia, nel frattempo emigrata a Sydney, in Australia, dove comincia da zero un’altra vita, che lo vede partire come ragazzo che prepara i
sandwich, continuare coll’apertura di una “delicatessen” nei sobborghi della città e infine, dopo aver stretto un sodalizio con un altro immigrato ungherese, fondare la società Westfield che, con un percorso vertiginoso, arriva in qualche decennio a diventare una multinazionale che costruisce e gestisce centri commerciali in tutto il mondo. Tra commoventi insight sull’ebraismo dopo la Shoah, battaglie commerciali, squadre di calcio, politica internazionale, filantropia e polemiche, questa è la storia di Frank Lowy, la parabola umana di un immigrato che è riuscito a diventare re.

Jill Margo AM (Membro dell’Ordine dell’Australia) è tra i giornalisti australiani più rispettati. Con il suo lavoro ha vinto più di venti premi nazionali e internazionali. Scrive per The Australian Financial Review e ha pubblicato biografie e testi sulla salute. I suoi libri sono stati pubblicati in India, Israele e Cina.