«Rachilde è nata con un cervello in qualche modo infame, infame e però grazioso.» Così si esprimeva Barrès nell’imbarazzata prefazione a Monsieur Vénus, il romanzo che nel 1884 aveva reso celebre la scrittrice allora ventiquattrenne. Il successo di scandalo riportato da questo testo accompagnerà anche gran parte della ricchissima produzione successiva, che vedrà Rachilde intenta ad esplorare gli aspetti più inquietanti e trasgressivi della pulsionalità in sintonia con le indagini di autori quali Zola, Mirbeau, Lorrain, Huysmans e di studiosi quali Charcot, Freud, Krafft-Ebing ed Havelock Ellis. Continue reading