Come sembrano suggerirci i bellissimi versi su cui questa nuova raccolta si chiude, tutta la poesia di Bruna Dell’Agnese – fin dal memorabile esordio, tenuto a battesimo da Attilio Bertolucci, di Stanza occidentale (1985) – poggia le proprie fondamenta sull’acqua. Non potrebbe esservi base più fragile: più vulnerabile e aperta a tutti i venti e alle tempeste del mondo. Continue reading