Cinque ragionamenti di Meneghello, scritti a voce, sui rapporti fra esperienza e scrittura, sull’amicizia, sull’ambizione personale, sul regno della bicicletta e delle donne, sui risvolti più o meno seri della parola “virile” o dei premi letterari, sul periodo strano del dopoguerra, dove i “pezzi politici” possono discorrere (nel senso manzoniano del “fare all’amore”) con i pezzi più “frivoli” (frivoli?) delle attrazioni per una moto, per una donna, per “lo strano paese dell’eros”. L’autore prova empiricamente a far vedere i meccanismi, le rotelle e gli snodi della sua materia.