Contributi di:
Alessandra Ambrosini, Graziella Berto, Enrico Castelli Gattinara,
Paola Cavalieri, Felice Cimatti, Giovanni Foresti, Elena Gigante,
Tonino Griffero, Mauro La Forgia, Maria Ilena Marozza,
Ferdinando G. Menga, Giovanni Stanghellini
Questo fascicolo di Atque nasce dall’idea di indagare su quelle fasi del lavoro psicoterapeutico nelle quali ci si affida all’esperienza ordinaria, all’immediatezza dei vissuti e dei comportamenti, affrancandosi da forme di lettura dell’altro (e di sé) trasmesse da teorie o tradizioni di riferimento. È nostra convinzione che questi luoghi d’indagine abbiano da sempre segretamente caratterizzato ogni psicoterapia; che essi siano stati, e siano ancora, travolti da rappresentazioni e resoconti dogmaticamente fantasiosi di ciò che avviene in una seduta; che, viceversa, una maggiore attenzione a essi, e a ciò che in essi si insinua o si produce, possa costituire la via règia del contatto con quanto di sottilmente pervasivo e nascosto ci attraversa, ci lega agli altri e (nel rapporto con gli altri) ci costituisce. Continue reading