pagine 240 | prezzo 15,00€ | cm 14,5x21

Kali Yuga. Il crepuscolo del nostro mondo è un romanzo di idee e di azione. Le idee sono quelle di rinascita psicologica, spirituale e morale, ecologica e sociale, democratica e federalista internazionale, che per l’autore costituiscono l’alternativa “sistemica” alle catastrofi incombenti.

L’azione ruota attorno a due opposte, ma negative o inadeguate tendenze, immaginate dominanti nel mondo a venire, tra cinquant’anni, qualora le cose seguitassero come oggi, peggiorando a poco a poco. Da un lato potrebbe emergere un mondo neototalitario nazista, schiavista e anticristiano in nome di un “nuovo ordine”, qui immaginato prevalente, tra mezzo secolo, dall’Austria alla Cina; dall’altro un mondo democratico, sempre incentrato sull’America, diventato però via via più cinico e amorale. La conclusione sarebbe da stadio finale del “Kali Yuga”, che nell’induismo è “l’età di Kalì”, la grande dea della distruzione. Sarebbe, insomma, una catastrofe senza pari.

Dialoghi vivaci e azioni drammatiche connotano tutta la vicenda, che ruota attorno al nuovo totalitarismo di Hitler II e al democraticismo senza scrupoli di Sam Douglas, ai quali si contrappone l’ecologismo politico e spirituale di Tom Douglas (fratello di Sam), portatore di un’alternativa democratica e pacifica possibile, ma che potrebbe anche essere sconfitta se la “Storia” non dovesse via via farla propria.


 
pagine 160 | prezzo 18,00€ | cm 14,5x21

«Il vero signore della filosofia, la sua causa e il suo fine, non è il filosofo, che pure è al maschile, bensì qualcosa di neutro: ciò che è saggio senza qualifiche limitative perché è saputo oggettivamente e non soggettivamente. Il sophón, come diceva Socrate». Con queste parole Italo Valent apre lo spazio della filosofia alla trama dialettica di un pensiero trasfigurato, “neutro”, alla sincerità enigmatica di un discorso che si fa riflesso – speculazione – della realtà con i suoi eterni enigmi.
Psiche, Relazione, Senso e Nonsenso, Nulla, Sogno, Destino, Desiderio, Dolore, Morte, Follia… Toccare queste categorie universali dell’umano, tratteggiarne la figura e scoprirne l’intima essenza, significa parlare dell’anima e all’anima.
La costruzione di questo libro di aforismi – ricavato da Panta διαpánton, volume in cui si raccoglie il lavoro di Italo Valent sul tema della follia e della relazione di cura – è l’esito di un procedimento di astrazioni, grazie al quale alcune parti del testo sono state “tratte via”, separate e poi ricomposte, seguendo un ordine dato dagli argomenti di cui esse “danno un segno”.
Sophón mostra il corpo della scrittura filosofica di Italo Valent con un taglio di luce che dà risalto alla intrinseca potenzialità del linguaggio, dove il frammento è specchio dell’intero: in ogni aforisma si annuncia l’eternità dell’anima, in ogni soffio dell’anima si esprime la circolarità inesauribile della vita.

Graziano Valent