pagine 104 | prezzo 12,00€ | cm 11,5x16,5

Questa raccolta di saggi, dedicati a vari aspetti della cultura italiana e francese del Rinascimento, di solito poco esplorati, si aprono sul grande tema dell’uomo microcosmo, inteso, a un livello più elementare e materialistico, come compresenza nell’uomo dei quattro elementi che compongono il mondo, poi inteso, a un livello più alto, come vinculum et nodum, come sintesi degli opposti (secondo quanto suggerisce anche Jung), infine come tensione verso supreme volizioni e verso un esito spirituale ispirato a un concetto di caritas. Seguono altri saggi, questa volta suggeriti da un altro studioso che l’autore considera sua guida spirituale, Mircea Eliade, e dedicati, ad esempio, all’idea di un Rinascimento considerato non come proiezione verso il dopo, ma come nostalgia delle origini.

Chiudono il libro quattro saggi dedicati a umanisti e letterati di cui si mettono in luce aspetti poco noti: Poliziano come poeta della dolcezza, Beroaldo il Vecchio con la sua traduzione e interpretazione dei simboli atttribuiti a Pitagora, e infine Bonaventure Des Périers col profilo, da lui tracciato, dell’homme de bien, ispirato a un modello pseudo-virgiliano. Qui il cerchio si chiude perché, come nel caso del microcosmo, il modello non è descrittivo ma esortativo: l’uomo non è bonus di per sé, si fa vir bonus quando realizza assiduamente il suo modello ideale di virtù.


 
pagine 160 | prezzo 16,00€ | cm 14,5x21

Che cosa significa imparare dalla poesia? Questo studio mostra che è una lezione molto simile a ciò che intendiamo con le espressioni “correggere un errore” e “riparare a una mancanza”. Smettere di imparare dai nostri errori può segnare il confine e la fine dell’esperienza possibile. Non riflettere su una mancanza può voler dire accettare o provocare l’irrevocabile e l’inevitabile. A queste difficoltà l’attenzione dell’arte risponde con un atto linguistico che è etico e politico. Il vertere del verso ci permette di tornare indietro, ripensando le parole in relazione ai loro effetti di risonanza: è un voltarsi indietro a osservare la storia delle parole per costruire ciò che possono illuminare, lasciando sperare e presagire nuove possibilità dell’esperienza. Che cosa possa voler dire “vivere poeticamente” si mostra nella traduzione delle differenze poetiche, con uno sguardo filosofico che, seguendo Wittgenstein, non ha dimenticato che anche la filosofia dovrebbe essere scritta come si scrive una poesia.