pagine 416 | prezzo 32,00€ | cm 14,5,x21

«Quello che intendo con “immaginazione alchemica” – scrive l’autore – è un tipo di immaginazione che non dà luogo a un’attività sognante, tanto meno è la facoltà di elaborare il contenuto di un’esperienza sensoriale senza seguire regole o legami logici. Anzi, l’immaginazione alchemica è un’attività contraddistinta da una rigorosa metodologia epistemologica che persegue un duplice scopo: attraverso un’indagine pluridisciplinare cerca di mettere in luce gli aspetti più profondi dei sistemi conoscitivi per restituire alla Donna il posto primario che le spetta, e all’erotismo la dignità che merita l’agente primo della civiltà».
L’opera di Schwarz presenta un’ampia gamma di interpretazioni delle tradizioni esoteriche, dall’alchimia alla Kabbala, al Tantrismo. Questo sguardo esplorativo è rivolto sia verso varie tradizioni culturali convergenti, sia verso le esperienze artistiche (dall’arte preistorica alla contemporanea, dalla letteratura sanscrita alle divinità dell’Induismo). Schwarz rimane sempre fedele al Surrealismo, visto come filosofia di vita, come modo di essere, pensare, agire, e come “Rivoluzione culturale”.

Arturo Schwarz (1924-2021) è stato fin dagli anni ’40 una figura di primo piano nel campo delle avanguardie culturali come saggista e poeta. Ha pubblicato diverse opere in Italia e all’estero, è stato curatore della sezione “Arte e Alchimia” della Biennale di Venezia nel 1986 e della grande mostra sul Surrealismo presso il Palazzo Reale di Milano nel 1989.
Per Moretti&Vitali ha pubblicato le raccolte poetiche Ouverture (2002), Tutte le poesie, quasi (1941-2007) (Premio Poesia Frascati 2007) e A spasso con Spinoza, Breton e Trotsky. Poesie 2007-2010, (2010).


 
pagine 208 | prezzo 18,00€ | cm 14,5,x21

Al cuore dell’opera visionaria di Carl Gustav Jung nota come il Libro rosso (pubblicato postumo soltanto nel 2009), lo psichiatra svizzero fondatore della psicologia analitica si ritrova a leggere la Commedia di Dante. Questa lettura diventa un’ispirazione fondamentale per il Libro rosso, che Jung considerava non solo il più difficile e importante esperimento della sua vita, ma anche la base del suo intero sistema psicologico.
Fuoco e forma è uno studio approfondito dell’incontro di Jung con Dante e delle corrispondenze testuali, simboliche ed esistenziali tra il Libro rosso e la Commedia. Attraverso temi quali la “metanoia”, il simbolismo di luoghi naturali e psichici quali la foresta, il deserto e la montagna, gli animali, la funzione compensatrice del diavolo, l’archetipo della “guida”, l’immaginario erotico e spirituale del femminile e le figure del mandala, il libro esplora un nuovo approccio a Jung e alla psicologia analitica attraverso un viaggio nel profondo in cui i lettori sono invitati a entrare.

Tommaso Priviero è uno storico della psicologia e psicoanalista junghiano (SAP/IAAP) con base a Londra. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’ateneo britannico University College London (UCL), sotto la supervisione di Sonu Shamdasani, curatore del Libro rosso di Jung, con il quale attualmente collabora. Le sue principali aree di specializzazione accademica sono la storia della psicologia e lo studio delle intersezioni tra psicoanalisi e filosofia e letteratura.