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Il rapporto tra teoria e prassi rappresenta uno dei nodi centrali della psicoterapia. Se infatti la prassi trova nella teoria la sua ispirazione, la teoria trova nella prassi la sua validazione. Ci si dovrebbe quindi attendere che gli studi su questi due ambiti di discorso procedano affiancati, ma di fatto ciò non accade frequentemente. Con la conseguenza che la teoria rischia di disancorarsi dalla realtà, e la prassi di scadere a pura tecnica.
Questo volume – che raccoglie gli interventi al convegno su Jung clinico: teoria e prassi nella psicologia analitica, organizzato nel 2003 dall’ARPA (Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica) – ha l’ambizione di offrire una serie di sondaggi sulle connessioni teoria-prassi nella psicologia analitica. Vi trovano posto, ad esempio, lavori sul “gioco della sabbia”, sul dialogo analista-paziente come forma di “immaginazione attiva”, sulle esperienze di esteriorizzazione della coscienza: in essi lo sfondo teorico è sempre presente come contraltare dialettico. A loro volta, i saggi di natura più propriamente teorica (Attualità e limiti della clinica junghiana, Coesistenza degli opposti e antinomie della clinica junghiana…) nascono tutti dalla riflessione sull’operare analitico.