Questo saggio è un’apologia della bellezza. Mostra come l’esperienza estetica se­gni alla radice tutte le attività umane, inclusa la scienza, e come, reciprocamen­te, l’arte sia anche una forma di conoscenza. L’autore dedica un’attenzione par­ticolare all’architettura, già posta da Hegel come inizio dell’Arte tutta; ma, più in generale, delinea un nuovo paradigma per l’estetica contemporanea. Con il suo stile brillante, a tratti divertente, questo testo è anche un’utile guida per chi si voglia addentrare nell’inebriante paesaggio delle forme.