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E’ aperto da uno scritto di Jaspers sulla grandezza dell’uomo e sul rapporto possibile con i grandi uomini, seguito da saggi in cui gli autori raccontano il loro rapporto con il pensiero junghiano: a volte rifacendosi alla storia della loro esperienza personale, altre volte individuando un ambito nel quale hanno di preferenza concentrato i loro studi. Concludono il volume il classico saggio di Naomi Goldenberg sulla teoria degli archetipi dopo Jung, nel quale vengono individuate le diverse accezioni da parte della seconda generazione junghiana e le innovazioni dovute alla terza generazione, quella che si è mossa intorno a Hillman; e il saggio di Stephanie de Voogt sullo statuto filosofico dell’immagine, differente da quello ipotizzato da Jung.
Karl Jaspers, Sulla grandezza dell’uomo
*
Renato Oliva, Sette variazioni sul Libro rosso
Marina Barioglio, La pietra incandescente
di un imperdonabile maestro
Christian Gaillard, Il giovane David
e il vecchio trickster
Carla Stroppa, Una ricerca continua
Augusto Romano, Il viaggiatore incantato
Riccardo Bernardini, Il segreto di Eranos
Mariolina Graziosi, In cerca delle radici
Gian Piero Quaglino, La verità del mattino è
l’errore della sera
Marta Tibaldi, La vita in trasparenza
Giovanni Sorge, Polimorfismo di Jung
Luca Biasci, Chi ha paura di Carl Gustav Jung?
*
Naomi Goldenberg, La teoria degli archetipi dopo
Jung
Stephanie de Voogt, Jung, uno psicologo del
futuro “filosofo” del passato