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Percorsi di umanizzazione parte dall’assunto che due cose sono veramente essenziali: imparare ad amare e prepararsi a morire. All’esplorazione dell’arte dell’amore è dedicato questo volume, figure dell’amore. L’amore è la via che conduce alla maturità e ad una pienezza di vita; una via all’individuazione, cioè alla verità di se stessi. L’amore è la via e nel contempo la meta. Un cammino che può essere solo raccontato attraverso i simboli e le immagini che la tradizione ci ha consegnato nella forma dei miti, delle fiabe, delle religioni. Il volume racconta dunque la via all’amore – che è anche la via dell’amore – attraverso le immagini di alcuni miti, fiabe, leggende, romanzi, film, dipinti, per lasciarsene compenetrare ed essere da questi efficacemente rigenerati.
Il secondo volume – Legami – costituirà una sorta di continuazione: per amare è necessario sciogliere i legami biologicamente preordinati dalla natura allo scopo della sopravvivenza, per imparare a vivere nella libertà dello spirito e del non-attaccamento. Sciogliere i legami vuoi dire anche predisporsi a sciogliere le vele, a superare l’ultimo e definitivo legame, quello con la vita, e quindi accondiscendere serenamente al proprio morire.
Ma sia per imparare ad amare che per predisporsi al proprio radicale venir meno, costituisce una formidabile risorsa poter vivere un’esperienza di relazione di fiducia con l’Assoluto, cioè guadagnare una dimensione in senso lato religiosa. È questo ciò che aiuta ad accogliere la vita nella sua pienezza come anche nella sua tragicità. Questo è il tema trattato nel terzo volume, Credere. Una religiosità per la seconda metà della vita, contrassegnata dall’esperienza del trascendente, dall’apertura e dalla disponibilità al dialogo, dall’accoglienza di tutto ciò che è vita.