| Il Tridente Saggi |

pagine : 240
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 17,00
ISBN : 9788871864280
Anno di pubblicazione : 2009



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Angelo Tonelli
Sulle tracce della sapienza
 
 



Frutto e sintesi di trenta anni di ricerche filolo­giche intorno alla Sapienza, il libro di Tonelli ne presenta campionature significative, dalla tradi­zione iniziatica eleusina allo sciamanesimo origi­nario, dai grandi tragici ai Presocratici, a Platone, alla teurgia degli Oracoli Caldaici, alle visioni dell’alchimista Zosimo di Panopoli, fino a un’incursione nel Moderno, con la rilettura di The Waste Land e di Four Quartets di Eliot in chiave mistico-rituale, e della psicologia analiti­ca junghiana in chiave alchemica e gnostica. Per quel che riguarda la Sapienza d’Oriente, l’atten­zione si concentra sulla sua dimensione di prati­ca spirituale, perché il Buddhismo e l’Induismo hanno saputo concretare nell’unità corpo-mente la condizione sapienziale, affinando tec­niche meditative adatte a lenire la sofferenza e favorire lo sviluppo delle qualità etiche positive. In chiusura, l’Autore riannoda il filo che lega l’inizio della filosofia con il principio della sua fine, ovvero Platone con Kant, per quel che riguarda la possibilità dell’esercizio di una influenza dei pensatori sul potere, rintracciando la causa della loro inefficacia, pur nella nobiltà del gesto, proprio nell’essere filosofi, e non Sapienti, e dunque propagatori di un modo di pensare, e non di un modo di essere totale. L’apparente inattualità del libro ne custodisce in realtà la carica innovativa e rivoluzionaria, perché mette in crisi tutto il modo moderno di concepire la filosofia, la spiritualità e la cultura, e invita a tornare alla fonte originaria del pensie­ro occidentale, che lo vedeva intrecciato a quel­lo d’Oriente; rilancia la sintesi di queste due cul­minazioni del sapere, a cui si aggiunge più vici­no a noi nel tempo l’apporto della psicologia del profondo di Jung e Neumann. È questo lo strumento più concreto per rispon­dere alla catastrofe ecoantropologica in atto, che deriva da un modo distorto di pensare il mondo. Occorre porre le basi spirituali per una nuova civiltà, che può sorgere dal declino o dalla catastrofe di quella attuale. I nuovi reggen­ti dovrebbero conoscere le discipline sapienziali e farsene ispirare per divenire guide della civitas, tese a liberare l’arte politica dal dominio di quelle tendenze negative come l’ignoranza, l’avi­dità e la violenza, che hanno condannato l’uma­nità a vivere al di sotto delle proprie potenziali­tà, e a rasentare l’abisso del collasso ecologico e della barbarie.