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L’apparenza, dice Guggenbühl-Craig, è tanto vera quanto ciò che dietro di essa si nasconde. E ciò vale anche per i luoghi comuni, per le credenze più diffuse, per tutto ciò che “crediamo” di sapere e, di fatto, oscura ogni autentico processo conoscitivo della realtà umana. Tutti siamo “ovviamente” convinti che la pedofilia e la violenza sia no sempre un male sociale, e la creatività, la spontaneità, l’indipendenza un bene per ogni individuo. Ma è davvero così? Può succedere – e succede – che dietro una presunta gentilezza si celi un brutale egoismo, o che l’educazione ricevuta da un padre “cattivo” risulti più efficace di mille “buone” teorie pedagogiche. Tutto ciò accade perché il paradosso e la contraddizione fanno parte della natura umana. Perché il male contiene in sé il bene, e viceversa.
Questo libro prende di petto la realtà dei paradossi, con l’obiettivo di affidare alla psicologia il compito di guardarvi dentro. L’approccio paradossale alla psicologia mette così in evidenza la tragicità della condizione umana, in una cultura che tende a reprimere le emozioni tragiche.