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Uno dei più autorevoli analisti junghiani ci invita a rivolgere la nostra attenzione alla repressione del corpo e delle emozioni, simbolizzata nell’esilio di Dioniso: un dio che la nostra cultura titanica, tecnologica e smisurata, ha non solo allontanato dalla vita sociale e personale, ma spesso anche dalla stessa psicoterapia. Il tipo di vita che minaccia di essere dominante in futuro si va allontanando dal fondamento emotivo e corporeo dell’esistenza, di cui il dio Dioniso è il garante archetipico.
L’uomo si trova a muoversi spinto da impulsi sorti come dal nulla, che si esprimono attraverso una superficiale, dilagante, mediatica imitazione. López-Pedraza traccia in questo libro un limpido itinerario per l’immaginazione, che guida a riflettere sull’in-sopprimibile necessità della vita dionisiaca. Una iniziazione alla natura contraddittoria e all’irrazionalità di Dioniso, che appaiono come il veicolo metaforico capace d’introdurci nelle essenziali «zone d’ombra» della natura umana.