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Un libro sul cinema, visto attraverso lo sguardo della psicoanalisi. Lella Ravasi Bellocchio guarda lo schermo come a un interlocutore amato, lo interroga e si fa interrogare, in un dialogo intimo: quel genere di dialogo appassionato attraverso il quale, mentre si cerca di conoscere l’altro, ci si rivela a se stessi. Guarda lo schermo con occhi d’oro che sanno oltrepassare il visibile e il letterale, intercettando nell’immagine l’intreccio fondamentale di emozione, memoria e conoscenza che costituisce la trama nascosta dell’esperienza.
Ne nascono narrazioni coinvolgenti, intuizioni e riflessioni sulla natura e sui travagli dell’anima. Il sapere psicoanalitico fluisce in un registro poetico-esistenziale, pieno di pathos e di simpatia per la difficile ma affascinante condizione di esistere.
Con arte combinatoria, autentica attitudine immaginale, Lella Ravasi Bellocchio accosta le storie dei film per via analogica a quelle dei pazienti, le immagini cinematografiche a quelle oniriche e ad altre tratte dalla letteratura, dalla poesia, dalla pittura, da suggestioni musicali. Procedendo per associazioni, tesse il filo nascosto che congiunge le storie del passato a quelle del presente in cui viviamo.