- Collane
- Amore e Psiche
- Il Tridente Saggi
- Il Tridente Campus
- Narrazioni della conoscenza
- Pensiero e pratiche di trasformazione
- I volti di Hermes
- Il castello di Atlante
- Echi dal labirinto
- Scrivere le vite
- Fabula
- Ritratti d'artista
- Le forme dell'immaginario
- Architettura e trasformazione del costruito
- Quaderni di ergonomia
- Biblioteca del Cefalopodo
- IMM'
- Altre proposte
- Altro
- In Vetrina
- Prossimamente
- Indici Analitici
- Riviste
- Ufficio stampa
Chi erano le mogli di Maometto, legittime, concubine, rapite, ripudiate o ridotte in schiavitù? Chi erano le sue figlie? In questo racconto poetico e critico, condotto come un romanzo orientale, l’autrice racconta ciascuno dei loro destini. Dal più amato al più calunniato, dal più libero al più ignorato.
Houria Abdelouahed risale alle fonti storiche e religiose della tradizione arabo-musulmana; “fondendosi” con queste donne, presta loro la sua voce in monologhi di grande forza e redige un vero e proprio atto d’accusa contro il nesso abusivo tra pratiche e credenze religiose e società civile, soffermadosi sulla condizione delle donne nel mondo musulmano.
Le donne del Profeta, pubblicato da Seuil in Francia, ha destato un grande interesse fra intellettuali e figure impegnate nella cultura del femminile per l’originalità e la novità del suo approccio.
Houria Abdelouahed è professore ordinario presso l’Université Sorbonne Paris Nord. È psicoanalista, traduttrice e autrice di Figures du féminin en islam (PUF, 2012) e di numerosi testi sulle questioni del “velo”, della lingua e della traduzione. Con il poeta Adonis, di cui ha tradotto la grande opera Le livre (Al Kitâb), ha scritto l’antologia della poesia araba classica edita da Gallimard e ha dialogato in Le regard d’Orphée (Fayard 2008), Violenza e islam (Guanda 2016) e Profezia e potere (Guanda 2020).