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Oltre mezzo secolo di continua, coerente e originale ricerca poetica per transitare dalla lirica all’epica, dall’io al noi, «dall’ego all’eco» – per dirla con parole sue –, senza mai perdere di vista l’orizzonte meridiano in cui «scrivivere» storia e destino, portando sulla pagina l’odore linguistico di quell’orizzonte. Questo il senso ovvero la direzione costante della vicenda poetica di Lino Angiuli che in questo libro si presenta con un’autoantologia essenziale ed emblematica del suo lungo percorso, accompagnata da un saggio di Gabrio Vitali e dagli esiti di un dialogo fraterno e a tutto campo con Carlo Alberto Augieri. La prefazione è firmata da Daniele Maria Pegorari che legge e segue Angiuli da decenni e che con lui condivide un’ormai riconoscibile e riconosciuta progettualità culturale di ampio respiro.