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Un’idea di filosofia come esercizio di radicale finitezza, pratica del limite, disciplina e “modo di vivere”. Esperienza del dubbio, perplessità, esitazione e tolleranza dell’incertezza. Esercizio del suo spirito critico, ironico, come costante vigilanza e indisponibilità a ogni potere e dogma.
“Mantenersi nell’incertezza” è il suo esercizio: in un tempo come il nostro, che produce sia fondamentalismi che crisi dei fondamenti, questa idea di filosofia non intende emancipare verso un orizzonte di verità di cui appropriarsi, né verso pacificanti sostanzialismi o fondamentalismi identitari. Dissesto, esser fuori sesto: tra tanta ricerca del consenso, il dissenso è il senso stesso della filosofia.
Ma la filosofia di cui parla questo libro è anche esercizio di scrittura e di dialogo sulla finitezza umana, sull’umana apertura alla trascendenza: un’interrogazione sul problema del Limite che, attraverso i temi del confine, del gioco, del silenzio e dello stile in filosofia, è da anni al centro dei lavori di Lucio Saviani.
Un percorso sul cui tracciato si sono incrociate riflessioni e ricerche che approdano ora alla forma di questo libro, concludendo la trilogia iniziata con Voci di confine. Il limite e la scrittura (2011) e Ludus Mundi. Idea della filosofia (2017).