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Creatore infaticabile attraverso la parola filosofica, la narrazione romanzesca e l’immagine pittorica di simulacri – cioè di luoghi in cui le intensità vitali possano svelarsi – Klossowski percorre da un capo all’altro il ventesimo secolo, nella sua devozione irriducibile per quelle forze, talora passioni, talora intuizioni, che abitano l’anima umana, restituendola enigmaticamente al suo senso.
Condotto attraverso lo sguardo di due figure cardine del pensiero eterodosso occidentale – Sade e Nietzsche – riflesse nello specchio inquietante del più inclassificabile dei pensatori francesi contemporanei, l’occhio del lettore è invitato a un viaggio che lo spinge a interrogarsi sul significato dell’immagine e della fantasia, dell’eros e del corpo, del tempo e del mito, seguendo le tracce di un doppio sentiero in cui dispersione e raccoglimento, volontà e abbandono, parola e silenzio divengono i termini di un itinerario paradossale come unica via possibile all’esperienza dell’indicibile.